
Che cosa significa AZAZEL?
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Oggi vi voglio parlare di un animale dal nome enigmatico: azazèl. Lo avetemai sentito?
Non stiamo parlando del personaggio inventato da Chuck Austen e Sean Philipsper la Marvel Comics. Anche se hanno affermato di essersi basati sulla Bibbiaper creare questo personaggio, padre di Nightcrawler e amante di Mystica, nonsomiglia assolutamente all’animale descritto nelle Sacre Scritture.
Piuttosto, sembra che, nello scegliere un disegno demoniaco, abbiano trattospunto da un’antologia di racconti di stampo umoristico dello scrittore IsaacAsimov intitolata per l’appunto Azazel. Infatti, in questa antologiatroviamo racconti come Due centimetri di demone (The Two-CentimeterDemon), I danni dell’alcol (titolo originale (The Evil Drink Does).
Anche lo scrittore egiziano Youssef Ziedan ha detto la sua con il romanzo Azazel,che fa riferimento a eventi presumibilmente veri del V secolo d.C. Ma che cosasignifica davvero “Azazèl”, e perché fa parte della rubrica sugli animali?
La parola ebraica “Azazel” si traduce “capro che scompare”, e ricorre quattrovolte nella Bibbia, sempre in ferimento alle norme relative al Giorno dell’Espiazione,note anche come yohm hakkippurìm (lett. “giorno delle coperture”).
L’etimologia di “Azazèl” è controversa. Se ci atteniamo all’ortografia deltesto masoretico ebraico, ʽazàzel indicherebbe una combinazione di due paroleche significano “capro” e “scomparire”. Da qui il significato di “capro chescompare”. Secondo un’altra derivazione, basata sulla credenza che ci sia statauna trasposizione di due consonanti, significherebbe “forza di Dio”. La Vulgatalatina rende la parola ebraica caper emissarius, cioè “ilcapro emissario” o “il capro espiatorio”. In greco è usata la parola apopompaíosche significa “colui che porta via (scongiura) il male”.
Due capri (capretti) venivano presi dal popolo ebraico nell’annuale Giornodell’Espiazione. Tirando a sorte, un capro veniva sacrificato, l’altro inveceveniva mandato via. Quest’azione simboleggiava da una parte il perdono deipeccati (con il sacrificio cruento), dall’altro l’azione di perdonare edimenticare (il mandar via l’animale dal territorio).
Per tirare le somme, dunque, “Azazèl” è il nome di due capri (capretti) chevenivano usati nell’adorazione, durante l’annuale sacrificio che serviva aricevere il perdono.