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  • Leggo il manuale di "Mortum: Medieval Detective"
    Jun 13 2025

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  • Che cosa significa AZAZEL?
    Jun 12 2025

    Oggi vi voglio parlare di un animale dal nome enigmatico: azazèl. Lo avetemai sentito?

    Non stiamo parlando del personaggio inventato da Chuck Austen e Sean Philipsper la Marvel Comics. Anche se hanno affermato di essersi basati sulla Bibbiaper creare questo personaggio, padre di Nightcrawler e amante di Mystica, nonsomiglia assolutamente all’animale descritto nelle Sacre Scritture.

    Piuttosto, sembra che, nello scegliere un disegno demoniaco, abbiano trattospunto da un’antologia di racconti di stampo umoristico dello scrittore IsaacAsimov intitolata per l’appunto Azazel. Infatti, in questa antologiatroviamo racconti come Due centimetri di demone (The Two-CentimeterDemon), I danni dell’alcol (titolo originale (The Evil Drink Does).

    Anche lo scrittore egiziano Youssef Ziedan ha detto la sua con il romanzo Azazel,che fa riferimento a eventi presumibilmente veri del V secolo d.C. Ma che cosasignifica davvero “Azazèl”, e perché fa parte della rubrica sugli animali?

    La parola ebraica “Azazel” si traduce “capro che scompare”, e ricorre quattrovolte nella Bibbia, sempre in ferimento alle norme relative al Giorno dell’Espiazione,note anche come yohm hakkippurìm (lett. “giorno delle coperture”).

    L’etimologia di “Azazèl” è controversa. Se ci atteniamo all’ortografia deltesto masoretico ebraico, ʽazàzel indicherebbe una combinazione di due paroleche significano “capro” e “scomparire”. Da qui il significato di “capro chescompare”. Secondo un’altra derivazione, basata sulla credenza che ci sia statauna trasposizione di due consonanti, significherebbe “forza di Dio”. La Vulgatalatina rende la parola ebraica caper emissarius, cioè “ilcapro emissario” o “il capro espiatorio”. In greco è usata la parola apopompaíosche significa “colui che porta via (scongiura) il male”.

    Due capri (capretti) venivano presi dal popolo ebraico nell’annuale Giornodell’Espiazione. Tirando a sorte, un capro veniva sacrificato, l’altro inveceveniva mandato via. Quest’azione simboleggiava da una parte il perdono deipeccati (con il sacrificio cruento), dall’altro l’azione di perdonare edimenticare (il mandar via l’animale dal territorio).

    Per tirare le somme, dunque, “Azazèl” è il nome di due capri (capretti) chevenivano usati nell’adorazione, durante l’annuale sacrificio che serviva aricevere il perdono.

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  • L’AVVOLTOIO
    Jun 8 2025

    In inglese ha un nome simile alla parola italiana usata per trasferire lebollette a un’altra persona: vulture. In ebraico si può dire rachàmo racàmah. Ma se è nero, il suo nome diventa ‘ozniyàh. Stiamo parlandodell’avvoltoio e dell’avvoltoio nero.

    L’avvoltoio è un grosso uccello necrofago che rende un servizio moltoprezioso nelle terre dal clima caldo, visto che si nutre di cadaveri e di carnein putrefazione, impedendo la diffusione di molte malattie.

    Il nome arabo del capovaccaio (Rakhma Miṣriyya) è simile all’ebraicorachàm, e designa l’avvoltoio egiziano (lat. Neophron percnopterus),spesso chiamato “gallo del faraone”. Questo uccello è bianco, fatta eccezioneper le ali nere e il becco e le zampe gialli. È uno degli avvoltoi più piccoli,visto che è lungo circa 65 cm.

    Con il suo muso nudo e rugoso, i grandi occhi, il becco adunco e gliartigli ricurvi, ha un aspetto piuttosto ripugnante. A causa della suapropensione a nutrirsi di rifiuti disdegnati persino da altri avvoltoi, èconsiderato il più immondo spazzino del Medio Oriente e, allo stesso tempo, ilpiù utile per il servizio che svolge.

    Il grifone (Gyps fulvus) è un uccello bruno-giallastro, lungo circa1,2 m e con un’apertura alare di circa 2,7 m. Era il simbolo della dea egizia Nekhbete appariva sugli stendardi usati in battaglia dagli egizi, dagli assiri e daipersiani.

    Il gipeto, o avvoltoio barbuto (Gypaëtus barbatus), è un grande rapace,alto circa 1,2 m. Con le sue lunghe ali appuntite che si aprono per quasi 3 m,il gipeto vola con insolita grazia e volteggia senza sforzo mentre cerca cibonel terreno sottostante. A differenza di altri avvoltoi, il gipeto ha piumesulla testa e una barba che ricorda quella di una capra. Non è strano che siachiamato anche avvoltoio degli agnelli.

    Il gipeto predilige le ossa con midollo, che porta a grandi altezze e chepoi lascia cadere sulle rocce in modo che si spacchino, permettendo all’uccellodi raggiungere il midollo all’interno.

    Di questo animale esistono pochi esemplari. Negli ultimi 50 anni, in tuttal’area del Mediterraneo, si è visto un solo gipeto nato in questa regione dellaTerra. Alcuni gipeti sono stati comunque portati sulle Alpi dall’America, ehanno nidificato. L’unico natio del Mediterraneo ha costruito più nidi. Uno sulParco di Porto Conte e uno sul Gennargentu, così si può dire che ha una casa almare e una in montagna. Spesso si ritrova con i grifoni lungo la stradapanoramica Alghero-Bosa, e si può ammirare in loro compagnia a ridosso del mareanche dalla Scala Piccada, la strada interna che scende dalla comunità montanadi Villanova Monteleone. Potrebbe aver nidificato anche in Corsica. Infatti, pochianni fa ha generato dei cuccioli (pertanto questo esemplare di gipeto è una femmina),accoppiandosi probabilmente con un grifone corso.

    Si dice che, se si appoggiasse sul tettuccio di una berlina, il gipetopotrebbe abbracciare con le sue ali l’intera automobile, tanto mastodontica èla sua apertura alare. Il gipeto è il terzo uccello più grande al mondo nonchéil più grande del Mediterraneo.

    Oltre ai gipeti, in America risiedono i due uccelli più grandi: il condordelle Ande (Vultur gryphus), la cui apertura alare arriva a 3,3 metri, eil condor della California (Gymnogyps californianus), la cui aperturaalare è una via di mezzo fra quella del condor delle Ande e quella del Gipeto.

    All’inizio abbiamo citato l’avvoltoio nero (ebr. ‘ozniyàh; lat. Aegypiusmonachus), il più grande rapace in Israele. Il colore in verità è piùvicino al marrone che al nero, mentre la testa è nuda e il collo è blu; la codaè a forma di cuneo. La sua apertura alare è simile a quella del gipeto (2,5-3,1metri).

    Si noti, però, che anche nelle Americhe vive un uccello dal nome simile: l’avvoltoionero americano (Coragyps atratus), la cui apertura alare è inferiore:1,4-1,7 metri.

    Code: K434CNO5XI6Z4BUW, GY4NVXG0UQ8KBOPA, UFWQH3C4C5VKYMWG

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  • Leggo il manuale di Champions!
    Jun 7 2025

    Scopriamo com'è strutturato il manuale di Champions!

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    17 minutos
  • Amalfi: Repubblica marinara
    Jun 4 2025

    Leggiamo il manuale di Amalfi. EÈ' un buon manuale? Aiuterà il giocatore a capire le regole del GdT?

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  • L’AVORIO
    Jun 2 2025

    Le zanne color bianco crema dell’elefante, dell’ippopotamo, del tricheco edi altri animali sono un tessuto osseo denominato “avorio”. Sebbene duro e conuna densità circa tre volte e mezzo superiore a quella del legno di cedrostagionato, l’avorio è molto elastico e si può facilmente intagliare olavorare. La grana fine gli conferisce un tocco piacevole e una levigatura dinotevole durata. Gli strati di dentina che si incrociano, con varie sfumature, aggiungonoalla sua utilità una bellezza tutta sua.

    “Avorio” è un termine relativamente recente. Nel passato si diceva shen (ebraico,stessa parola che si traduce “dente”), shenhabbìm (misto fra ebraico egreco, che si traduce “denti di elefante”) e elefàntinos (greco che sitraduce “[fatto] d’avorio”).

    L’avorio è sempre stato associato ai lussi della vita: belle arti, arredieleganti, ricchezze preziose.

    Le navi di Salomone, una volta ogni tre anni, trasportavano grandi quantitàdi avorio da luoghi lontani. Degno della sua gloria e grandezza, Salomone “ungrande trono d’avorio e lo rivestì d’oro fino” (1 Re 10:18). Gli ebrei avevanoun grande palazzo d’avorio in cui conservavano gli strumenti musicali a corda. Anticamentel’avorio faceva parte dei testi poetici, come nel caso del Cantico dei Cantici scrittoda Salomone.

    L’avorio era usato per costruire sia case che mobili, per esempio i letti. Iritrovamenti archeologici confermano l’uso piuttosto esteso dell’avorio in tuttal’area della Palestina.

    Anche l’Egitto usava questa “plastica” naturale per realizzare oggetti comepettini, manici di ventagli, piatti, scatole per unguenti, gambe di sedie,tavoli da gioco, statuette e opere d’arte scolpite.

    La città di Tiro, nel suo grande commercio marittimo, intarsiava le pruedelle sue navi con l’avorio. L’avorio è anche elencato fra gli oggetti costosidegli antichi commercianti di Tiro.

    Che dire di oggi?

    L’uso dell’avorio oggi è un problema grave sia per la faunaselvatica sia per il pianeta.

    🐘 Minaccia diretta aglielefanti
    L’avorio si ricava principalmente dalle zanne degli elefanti. Perottenerlo, gli animali vengono spesso uccisi illegalmente. Ogni anno,migliaia di elefanti africani vengono abbattuti dai bracconieri per alimentareil mercato nero dell’avorio. Questo sta portando alcune popolazioni di elefantisull’orlo dell’estinzione.

    🌍 Impatto sugli ecosistemi
    Gli elefanti sono specie chiave negli ecosistemi:

      La loro scomparsa compromette l’equilibrio naturale di interihabitat.

      ⚖️Leggi internazionali violate
      Il commercio internazionale dell’avorio è vietato dal 1989 (CITES), mail traffico illegale continua, alimentato da domanda, corruzione e mercatigrigi (come quelli in alcuni paesi asiatici). Questo mina anche gli sforzidi conservazione.

      💰 Conflitti e criminalità
      Il traffico di avorio è spesso gestito da reti criminali organizzate chefinanziano anche altre attività illegali (come armi e droga), contribuendo a instabilitàpolitica e violenza in alcune regioni africane.

      🔥 Cambiamento climatico eperdita di biodiversità
      Ogni animale ucciso contribuisce alla perdita di biodiversità, che a suavolta indebolisce la resilienza degli ecosistemi contro il cambiamentoclimatico. Meno biodiversità = meno capacità del pianeta di rigenerarsi.

      🐘 Dati aggiornati sul bracconaggiodegli elefanti (2024)

        🌍 Impatto ambientale e sociale

          🛑 Cosa possiamo fare

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          • Per quanto tempo può vivere un alce?
            Jun 1 2025

            🦌 Un alce (Alces alces)può vivere in media:

              📉 Fattori che influenzano ladurata della vita:

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              • La Storia della Musica S03E18 Clara Schumann (1819-1896): una compositrice di altissimo livello
                Jun 1 2025

                La Storia della Musica S03E17 Clara Schumann (1819-1896): una compositrice di altissimo livello


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