Resultado Editorial "Audible Studios" em Oriente Médio

Ha ancora senso oggi parlare di Palestina e Israele usando espressioni come "processo di pace", "soluzione a due Stati", "partizione"? Ha senso continuare con un vuoto dibattito politico, facendo il gioco dei sionisti e mantenendo lo stato quo? Le tesi di Noam Chomsky e Ilan Pappe raccolte in questo volume ruotano attorno all'idea che i tempi siano maturi per un cambio di rotta.

Con el fin de combatir la desinformación, este libro es un intento de explicar al lector hispanohablante el enigma Israel más allá de la inmediatez de las noticias. Tras un rápido repaso del pasado del pueblo judío, Cymerman se centra en las décadas previas a la creación del estado de Israel y la lucha por la supervivencia, especialmente en sus primeros años de existencia. De manera inevitable, un bloque importante aborda la historia del conflicto árabe-israelí.

El descubrimiento de los manuscritos del Mar Muerto en 1947 es considerado el acontecimiento arqueológico más importante del siglo XX. Los documentos contienen los textos más antiguos de la Biblia hebrea y una amplia colección de escritos que describen el contexto social, político y religioso que se vivía en Jerusalén durante los orígenes del cristianismo. Desde el día en el que unos jóvenes beduinos recuperaron una cabra que se había perdido en una cueva del desierto la leyenda ha acompañado la historia de este descubrimiento.

Dopo saggi considerati pietre miliari della storiografia del conflitto araboisraeliano, lo storico israeliano Ilan Pappé rivolge qui la sua analisi al futuro di Israele e della Palestina, riflettendo sui rischi e sulle opportunità che emergono dagli orrori di questo momento storico. Il libro è suddiviso in tre parti.

All’origine di questo libro c’è un viaggio che comincia in Israele e nei territori occupati della Palestina al principio del 2023 e prosegue – nella riflessione – nei mesi seguenti l’eccidio del 7 ottobre. Roberta De Monticelli vede rappresentato nella Palestina il luogo in cui prende forma esemplare e tragica uno dei paradossi su cui si regge la civiltà. Da quando esiste, il diritto è in tensione costante con la giustizia e con la forza e vige in virtù della politica che pure ne è vincolata e regolata – salvo farsi non solo cieca ma criminale.

Tra israeliani e palestinesi chi ha torto e chi ha ragione? Chi sono i "buoni" e chi i "cattivi"? Gli israeliani, che "da vittime si sono trasformati in carnefici"? O i palestinesi, che "non vogliono altro che distruggere Israele"? E quando comincia il conflitto? A fine Ottocento, con la nascita del sionismo, negli anni Venti del Novecento o nel 1948, quando Israele viene attaccato dai paesi arabi "con l’obiettivo di annientarlo", o quando si verifica la "pulizia etnica dei palestinesi"? E perché la pace non è mai stata raggiunta?

L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e gli orrori che ne sono seguiti hanno sconvolto il mondo. Ma il conflitto israelo-palestinese non è iniziato quel giorno. E neppure nel 1967, quando Israele ha occupato la Cisgiordania, o nel 1948, quando è stato proclamato lo Stato ebraico. È iniziato nel 1882, quando i primi coloni sionisti sono arrivati in quella che era la Palestina ottomana. Il celebre storico israeliano Ilan Pappé – autore del bestseller internazionale La pulizia etnica della Palestina – ricostruisce qui la vicenda di due popoli che ora condividono una sola terra.

Ramesse II, pur non essendo tanto diverso dai suoi predecessori e dai suoi successori, è l'unico sovrano egizio a cui è stato attribuito l'appellativo “il Grande” e a essere acclamato in tutti i tempi come “re dei re”. In un affascinante ritratto del faraone, Toby Wilkinson ricostruisce l'insieme dei fattori che gli valsero la gloria e la memoria eterne privilegiando due aspetti: la creazione attenta e quasi ossessiva della propria immagine in una continua opera di propaganda e autopromozione.

The religious wars of the crusades are renowned for their military engagements. But the period was witness to brutality beyond the battlefield. More so than any other medieval war zone, the Holy Land was rife with unprecedented levels of criminality and violence. In the first history of its kind, Steve Tibble explores the criminal underbelly of the crusades. From gangsters and bandits to muggers and pirates, Tibble presents extraordinary evidence of an illicit underworld. He shows how the real problem in the region stemmed not from religion but from young men.

"Il conflitto tra israeliani e palestinesi in questi ultimi anni è di nuovo andato avvitandosi su di sé, dopo gli spiragli degli anni Novanta. Delle speranze trascorse rimane ben poco mentre delle antiche diffidenze tutto sembra essere stato riconfermato. Alla radice rimane il mancato riconoscimento reciproco, la tragica finzione per cui, affinché l'uno possa esistere, l'altro debba scomparire una volta per sempre". Una terra, due popoli, ma non ancora due Stati.

Avida, sanguinaria, assetata di potere, ma insieme intelligentissima, seducente e colta. Chi era davvero Cleopatra? Questo libro restituisce verità storica alla straordinaria figura dell'ultima e più famosa regina della dinastia tolemaica. La vita di Cleopatra ci parla dei rapporti tra Roma e l'Egitto; ci porta a ripercorrere le storie d'amore e di politica intrecciate con Giulio Cesare e con Antonio. Rappresenta, infine, un punto di vista privilegiato per ripercorrere i principali eventi accaduti nel I secolo a.C. su tutti i paesi affacciati sul Mediterraneo, e in parte dell'Asia.

Ispirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo "mite e fantasticante", gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'Anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia.

El Periodo Dinástico Temprano abarca los cinco siglos que preceden a la construcción de la Gran Pirámide de Giza. Este fue el periodo de formación de la antigua civilización egipcia, y fue testigo de la creación de una cultura distintiva que perduraría durante 3000 años. En este audiolibro se examina los antecedentes de este gran logro, los mecanismos por los que se llevó a cabo y el carácter de la vida en el valle del Nilo durante los primeros 500 años de gobierno faraónico.

El complejo militar-industrial de Israel utiliza los territorios palestinos ocupados como campo de pruebas de armamento y tecnología de vigilancia que luego exporta por todo el mundo. Durante más de cincuenta años, la ocupación de Cisjordania y Gaza ha proporcionado al Estado israelí una experiencia inestimable en el control de una población "enemiga", perfeccionando cada vez más la arquitectura del control. El periodista Antony Loewenstein expone este asunto, en gran medida oculto, en una investigación global a partir de documentos secretos, entrevistas y reportajes sobre el terreno.

Na antiga Pérsia convivem tradição e modernidade, burocracia e mudanças aceleradas, mulheres com túnicas negras e calças jeans (como se vê na capa deste audiolivro). Trata-se de uma nação que no século XX conheceu forte influência ocidental–nos tempos do xá Reza Pahlavi–e uma revolução islâmica, liderada pelos aiatolás.

Um país pequeno e distante abriga um povo longe de ser desconhecido pelos brasileiros: os libaneses imigraram em peso para cá e trouxeram seus costumes e sua cultura. Este audiolivro, escrito pelo historiador descendente de libaneses Murilo Meihy, mostra características, discute estereótipos e traz esse povo alegre e sofrido ainda mais perto dos brasileiros.

Sulla base di una conoscenza diretta delle fonti e dell'ormai sterminata bibliografia di lingua tedesca e italiana, l'autore traccia un profilo dell'imperatore normanno-svevo Federico II (1194-1250), una delle figure più discusse del Medioevo europeo. Il volume è suddiviso in tre parti: la prima è dedicata alla storia politica di Federico, segnata dalla lotta con il Papato e i Comuni; la seconda si occupa dell'uomo, della sua sfera famigliare, dei suoi interessi filosofici e scientifici, e del suo entourage di cui facevano parte anche studiosi ebraici e arabi; la terza segue la formazione del mito di Federico attraverso i secoli fino ai giorni nostri.

Se Atatürk volle una Turchia laica e occidentale, oggi Erdogan va nella direzione opposta. Il paese sta assistendo infatti a una rapidissima reislamizzazione, segno che ottant'anni di laicismo di stato non hanno mai scalfito davvero l'islamismo delle masse. Dopo il recente golpe mancato, impadronitosi di ogni apparato statale, abbandonato ogni discorso europeo, Erdogan mira a far diventare la Turchia leader di un'area vastissima (che ricalca quella dell'antico impero ottomano) e paese guida dei sunniti.

Istanbul, com'è stata chiamata fin dalla conquista ottomana del 1453, ma com'è denominata ufficialmente solo all'indomani della Prima guerra mondiale. "Nèa Ryme", Nuova Roma, secondo il suo nome ufficiale. Costantinopoli, il suo vero nome, da sempre e per sempre. Un nome che evoca immagini mirabili: il sogno dell'Oriente, le lontananze raggiungibili attraverso il Bosforo e l'Anatolia. Le moschee, gli harem, i sufi danzanti, gli aromi dei bazar. Da mezzo millennio l'Europa identifica in quella sola città il prezioso anello di congiunzione fra l'antichità perduta e la modernità.

With this book, Sa'ed Atshan asks how transnational progressive social movements can balance struggles for liberation along more than one axis. He explores critical junctures in the history of Palestinian LGBTQ activism, revealing the queer Palestinian spirit of agency, defiance, and creativity, in the face of daunting pressures and forces working to constrict it. Queer Palestine and the Empire of Critique explores the necessity of connecting the struggles for Palestinian freedom with the struggle against homophobia.