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Un ex cronista di nera, una morte sospetta, un figlio in bilico. Dario Corbo torna a indagare, ma stavolta è la sua stessa vita a essere in gioco… Giulia, la sua ex moglie, muore investita in circostanze ambigue. Il figlio Luca è sotto processo. E troppe ombre si allungano sulla campagna toscana. Per Dario Corbo è tempo di indagini scomode e molto personali. Un noir teso e malinconico, dove l'ironia non salva e il passato torna a bussare con violenza.

Un thriller familiare ambientato in Versilia che esplora i confini della lealtà, le ambiguità dell'innocenza e la paura più profonda di ogni genitore: scoprire che il proprio figlio è un estraneo. Luca Corbo ha diciassette anni e un futuro da calciatore professionista a portata di mano. Ma una notte tutto crolla: una ragazza arriva in ospedale con il volto sfigurato, denunciando di essere stata stuprata e picchiata da un ragazzo conosciuto in discoteca. Quel ragazzo, dice, si chiama Luca e gioca a calcio. Per suo padre Dario – ex giornalista dal passato controverso – è l'inizio di un incubo.

Era estate, ventitré anni fa, quando la giovane Nora Beckford aveva scioccato la Versilia assassinando brutalmente la diciassettenne Irene. Al tempo, Dario Corbo era un giovane e ambizioso giornalista, i cui articoli infiammati avevano convinto l'opinione pubblica della colpevolezza di Nora. Ora, un incarico ben pagato lo costringe a riprendere in mano quel caso e affrontare nuovamente una storia che credeva chiusa per sempre. La storia di un dubbio, di un inganno, della possibilità di una nuova vita.

Pietro Valvassori, ex rugbista, è noto a tutti come il difensore dei più deboli. Quando si ritrova a dover difendere Leandro, accusato di aver strangolato la moglie Lorena, trascina da subito l'indagato su un ring senza risparmiargli colpi proibiti pur di fargli confessare l'assassinio. Ma presto si rende conto che la verità è ben diversa da ciò che si aspetta.

Piera è una leggenda e ha scritto la storia del teatro italiano. Soprattutto, è ostinata e ribelle, non ama i potenti, e sa bene quant'è sottile la differenza tra il palco e la vita. Del resto, nello spettacolo della commedia umana si mente, si tradisce, si recita a soggetto. E può anche capitare di uccidere. Adesso Piera ha deciso di sfidare Shakespeare e allestire la prima rappresentazione al femminile del Riccardo III. Lei è fatta così. Intanto Roma soffoca nell'afa di luglio. Il delitto, però, non va mai in vacanza.